BIOGRAFIA
Consuelo Martelli.
Nata a Firenze nel 1974.
Residente a Lucca, dove vive e lavora, e dove svolge l’attività di pittrice.
Diplomata al Liceo Artistico Statale di Lucca nel 1994
Da sempre amante di qualsiasi forma d’arte.
CURRICULUM
- 10-18 Novembre 2012 , in esposizione presso La Pinacoteca di S. Michele a Pescia, Pistoia. Mostra personale "SIBILLA", l'incontro tra due mondi, il Mondo Classico e il Mondo Surreale
- 4 -19 Agosto 2012, in esposizione presso Premio Nazionale di Arte Contemporanea “Premio Rotonda 2012”, Rotonda di Ardenza, Livorno con l'opera Sibilla e Attimi
- 23 Giugno- 18 Luglio 2012, in esposizione Festival Internazionale del Piccolo formato “Arte sulle Rive dell’Arno” presso il “CentroArteModerna”, Lungarno Mediceo Pisa, a cura di Massimiliano Sbrana con l'opera Sibilla
- 22 Ottobre - 3 Novembre 2011 in esposizione alla mostra "SILFIDI, SIRENE, SIBILLE" a Roma, Galleria Studio Logos con le opere "Attimi" e "Passato
- 4 Dicembre 2010, partecipazione al Concorso"XXVIII Premio Firenze" con l'opera "Cosa Cambia".
- 26 Ottobre 2009, esposizione presso " Casa del Pittore dello Scultore e del Poeta" a Montecatini Terme , a cura di Nadia Guelfi
- 1 - 11 Aprile 2009 "RIFLESSI", Mostra Personale presso le sale del Comune di Capannori a Lucca
- Febbraio 2009 Rassegna Arti Visive "Premio P. Bargellini", presso locali del convento Leopoldine a Firenze
- Gennaio 2009 " Arte in Toscana - Dalla Macchia al Contemporaneo", presso il CentroArteModerna a Pisa
- Dicembre 2008 "Piccolo Formato", presso la Galleria Gadarte a Firenze
- Dicembre 2008 Rassegna "Natale 2008", presso il Caricentro a Firenze
- Settembre 2008 "XVI Edizione Incontri 2008", presso il Centro Arte Moderna di Pisa
- Luglio 2008 "Taormina arte e colori", attestato di merito artistico .
- Giugno 2008 "Premio di Pittura Profilo d'Arte 2008" , indetto dalla Banca Profilo di Milano, partecipazione con l'opera "Primavera"
- Maggio 2008 "XXVI Rassegna Nazionale di pittura, scultura e grafica", presso Bottini dell'Olio a Livorno
- Maggio 2008 Vincitrice "Premio della Critica "arte Livorno.. e OLtre Confine " alla "XXVI Rassegna Nazionale Fidapa", presso Bottini dell'Olio a Livorno
- Aprile 2008 3° Concorso di Pittura "Angoli delle Valdinievole" .
- Aprile 2008 "Premio Primavera" Galleria Gadarte a Firenze.
- Marzo 2008 Concorso "PICCOLO FORMATO" Ass. Regola d'Arte Firenze.
- Marzo 2008 PASQUARTE TAORMINA INTERNATIONAL EXPO Palazzo Duchi di S.stefano
- Febbraio 2008 Premio "MARCO SBOLCI" Galleria GADARTE Firenze.
- 5 - 17 Gennaio 2008 "MUSE", Mostra Personale presso la Galleria GADARTE a Firenze
- 1998-2000 Ho lavorato per degli architetti di Pisa, i quali mi hanno commissionato diversi lavori, per completare i loro arredamenti.
- Mi sono stati commissionati molti quadri, a seguito del passa parola di persone che hanno apprezzato ed apprezzano i miei lavori
- 1997 5° classificata all' 8° Concorso "Michela Bertini" a Cucigliana Pisa
- 1997 al Concorso Nazionale di "Pittura Estemporanea" Città di Cucigliana a pisa
- 1996 6° classificata al 7° Concorso "Michela Bertini" a Cucigliana Pisa
Ottobre 2009 - Casa del Pittore dello Scultore e del Poeta - Montecatini Terme
Alla radice del suo operare c'è una continua ricerca di nuove forme espressive, non confuse da principi etico-razionali.
Dal figurativo passa a esperienze formali astratte affinando il suo linguaggio espressivo nella ricerca del suo stato pittorico che armonizzi i problemi della forma con quelli del colore, con grande conciliazione tra linearità e ritmi.
Ci introduce fra funzioni spaziali con sensazioni di uno " sfondo d'infinito movimento" scenoplastico.
Stile quello di "Lelo" , che rivela un'intensa tensione interiore che fa scaturire il colore tipico di una sbagliata fantasia pittorica di qualità surrealista.
C.d.P.S.P a cura di Nadia Guelfi
Novembre 2008 - Arte a Livorno
Quest' anno all'interno della XXVI Rassegna Nazionale di pittura, scultura e grafica, organizzata dalla F.I.D.A.P.A - Livorno, presso la sede dei Bottini dell'Olio, è stato indetto un concorso dal tema "La donna e il Lavoro" nel quale l'artista fiorentina Consuelo Martelli si è aggiudicata il premio della Critica.
La capacità esecutiva dell'artista, ed il suo linguaggio contemporaneo ha convinto tutti i membri della giuria.L'opera vincente rappresenta "la donna " in una sintesi della sua giornata attarverso una serie di simboli che diventano icone della sua vita, per certi versi, allienata a causa dei ritmi frenetici nei quali si susseguono gli impegni lavorativi e familiari. Un orologio scandisce il tempo che passa impetuoso mentre la tastiera di u n computer riporta alla mente il lavoro d'ufficio.
Le due figure femminili, stilizzate in sagome senza volto e senza identità, dirigono il loro tempo come dei robots senza alternative, divise tra lavoro e famiglia. Originale la tecnica che coniuga le diverse esperienze dell'artista.
A mio avviso, la vera abilità interpretativa di Consuelo Martelli è nella capacità di sintesi simbolica e coloristica: attraverso pochi ma significativi elementi, talvolta fantastici, l'artista riesce a rappresentare ciò che va oltre l'apparenza fisica della realtà. Le figure-manichino senza tempo, che ritroviamo nei dipinti dell'artista lasciano all'osservatore spunti di riflessione; si tratta spesso di donne senza veli, corpi sinuosi da movenze eleganti. Le cromie nelle quali vengono delicatamente inserite le figure si fondono con esse creando una cornice che combina la poesia al surreale.
Alessandra Rontini
20.01.2008 - L’opinione
Ho avuto modo, per la prima volta, di vedere ed apprezzare un’opera di Consuelo Martelli su internet e la mia curiosità, per questo modo originale di rappresentare la figura ed il suo intorno, mi ha portato a scrivere all’Artista per farle i complimenti e per pregarla di mostrarmi altre sue opere.
E’ stato così che ho scoperto il mondo fantastico rappresentato da Consuelo, un mondo fatto di figure che popolano paesaggi infiniti o i piccoli spazi del vivere quotidiano, di nature morte ed architetture, di fiori fantastici ed esplosioni di colori .
Le sue rappresentazioni sono scandite da corpi di donne senza volto, poste sulla scena immaginaria della vita, come se fossero manichini, quasi a voler denunciare la condizione stessa della donna in tanti momenti della storia ed in tante parti del mondo.
Le sue figure talvolta appaiono come dame e cortigiane, spettatrici di un carosello antico, in attesa che dal paesaggio sulla sfondo, appaia un cavaliere su un maestoso destriero, con la sua lunga lancia, che vittorioso sul rivale conquisti il suo premio ambito........una dama senza volto.
Talvolta, invece, Consuelo le spoglia di tutti i veli, ma i volti delle sue donne non appaiono, sono come cancellati, annullati, quasi che una legge soprannaturale vieti la loro visibilità, ma i corpi delle sue donne sono li, con le loro fattezze, con la loro testa senza volto e con la loro figura mai opulenta, volgare o ammiccante, ma sempre raffinata ed eterea.
Il volto ben tornito, il collo lungo, gli abiti sontuosi, sono il segnale di una stirpe regale a cui le figure di donna di Consuelo Martelli appartengono, manichini in una vetrina di un negozio di lusso, pronti ad indossare le vesti che il loro rango impone, una condizione che le obbliga, come le donne “Padaung”, ad aggiungere un altro anello al loro collo perchè diventi sempre più lungo, così da poter essere maggiormente ammirate dai maschi della loro Tribù.
I toni dei colori della tavolozza di Consuelo Martelli, sono pacati, mai violenti, sempre usati per creare serenità, tranquillità, quiete, mai rassegnazione, nella consapevolezza che tutte le convenzioni ed i fanatismi saranno sconfitti.
Grande importanza assume il paesaggio nel racconto di Consuelo, è sempre un paesaggio fantastico, non assume mai una importanza preminente, quasi a rimanere testimone del dipanarsi della vita che in esso si svolge. E questo paesaggio rimane sullo sfondo, la sua lettura non porta ad un’immagine conosciuta, ma ad un angolo familiare, in cui anche le nostre vite si sono sviluppate, ad un contesto di sensazioni e di esperienze riconoscibili, e la lezione che ne deriva è quella dei maestri del nostro rinascimento, che hanno utilizzato il paesaggio come palcoscenico sul quale rappresentare le loro allegorie e raccontare le storie ed i drammi del loro tempo.
Le storie che racconta Consuelo Martelli, invece, sono storie senza tempo, sono le storie della commedia della vita, sono le storie che ci provengono dai nostri ricordi onirici ed ancestrali, sono le storie che ci arrivano da realtà lontane ma anche drammaticamente vicine.
La tecnica e la rappresentazione hanno sempre valenze separate, ma nel caso della Nostra, sono intrinsecamente collegate e compenetrate, per rappresentare il suo copione, la sua storia, il suo racconto, che in ogni opera sono sempre diversi, ma che rispondono ad un unico progetto che è quello di rappresentare una condizione di vita che diventa universale.